Ahi...

premesso che ultimamente mi sono assentato spesso dalla nostra cara Italia e quindi potrei non essere aggiornatissimo, vediamo di chiarire quest'altro fatto:
Il cd. 'redditometro' è uno strumento per la determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche sulla base di elementi e circostanze di fatto desunti dal tenore di vita del contribuente, esistono quindi degli "indici" (chiamiamole spie) di capacità contributiva che fanno presumere che il contribuente sia in possesso di redditi superiori a quelli dichiarati (per quanto attiene alla nostra discussione viene per es. valutata la posizione di chi ha immatricolato auto di grossa cilindrata e che non può giustificare questa disponibilità con il reddito dichiarato).
Essere proprietari di un'auto di grossa cilindrata non è, da solo, un indice di maggior reddito, quindi gli indici non comportano in automatico l'applicazione dell'accertamento sintetico, gli accertamenti scattano per motivi gravi di evasione
dimostrabile quindi devono COMUNQUE fare un'attività ispettiva sul contribuente che sembra condurre un tenore di vita più alto di quello che dichiara (e che possono fare in qualsiasi momento qualunque sia la sua situazione patrimoniale) e trovare prove tangibili per accertare una evasione.
Per la Cassazione Tributaria il possesso di auto storiche è sicuro "indice" di capacità contributiva affermando che è notorio che le autovetture cosiddette "storiche" o "d'epoca" formino oggetto di collezionismo e di particolare ricerca tra gli appassionati di tali beni, che è notorio che esiste un particolare mercato per tali tipi di veicoli, oggetto di attenzione da parte dei suoi consumatori, che è notorio che la manutenzione di tali veicoli, ormai fuori produzione da tempo, comporti rilevanti costi, per tutte le necessità di manutenzione e sostituzione dei componenti soggetti a usura. Proprio per questi motivi, tali beni mobili registrati devono essere giustamente posti a base e presi in considerazione ai fini della determinazione della capacità contributiva del contribuente!
Però: siccome all'Agenzia delle Entrate non risulta questa particolare caratteristica (tranne forse per quei veicoli iscritti all'ASI che come sappiamo godono di benefici fiscali) allora ad oggi i veicoli più vecchi come le nostre Pandine vengono considerate normalissime auto, quindi il conteggio del redditometro avviene in base ai cavalli fiscali e anno immatricolazione (poi si somma agli altri beni quali appartamento, moto, ecc. ecc.).
Considerazione personale: le auto storiche sono da considerarsi più ai fini patrimoniali che non reddituali.
Nel senso che il redditometro tassa fondamentalmente i consumi e quindi presuppone autovetture che vengano usate normalmente con i relativi costi di manutenzione, ricambi, carburanti, assicurazioni, ecc.
Infatti ad es. avendone più di una a disposizione il redditometro ha dei correttivi che diminuiscono proporzionalmente i moltiplicatori, proprio perchè si usa una vettura alla volta e non più contemporaneamente.
L'auto storica è un bene "statico" nel senso che normalmente non viene usato come normale mezzo di trasporto, si avvicina più ad un bene come un quadro o un'opera d'arte.
L'Ufficio potrebbe al più contestare la provenienza del reddito impiegato per l'acquisto, se di importo rilevante e non certo dedurre automaticamente un alto tenore di vita per il solo fatto di possederne.